Non sempre i metodi di comunicazione tradizionali sono sufficienti per raggiungere il proprio target di riferimento. In alcuni casi può essere utile sfruttare altri canali che in gergo sono definiti “unconventional”.
Sotto la categoria unconventional possono essere comprese numerose inziative, da un semplice adesivo alla guerriglia marketing.
Una campagna unconventional può portare a risultati a dir poco eccezionali.
Pensate al caso del film “The Blair Witch Project” che, uscito nel 1999, fu preceduto da una serie di voci fatte girare ad arte che identificavano il film come un documentario basato su una videocassetta di alcuni ragazzi che si erano persi in un bosco e non erano più stati ritrovati, mentre era stata rinvenuta la cassetta.
Questo è un caso eclatante che ci evidenzia quanto possa essere potente questo canale, ma molte sono le possibilità che possono essere utilizzate.
Ad esempio lo street event che, pur essendo strettamente legato al territorio, può essere uno strumento efficace poiché coinvolge come attore principale lo stesso utente.
L’utente infatti è stimolato attivamente a cooperare. In questo modo si ottiene un confronto tra i desideri e i valori provati e il brand pubblicizzato.
Un altro esempio di campagna unconventional è la diffusione video virale che, grazie ai social network e al principio di condivisione, in pochi istanti può raggiungere migliaia di visualizzazioni. Insomma sono molte le frecce a disposizione del proprio arco.
Tutto sta a scoccare le frecce giuste nel momento giusto e il risultato non potrà che essere centrato.