Creare un caso: è questo l’obiettivo a cui aspirano i creativi quando progettano una campagna pubblicitaria. L’idea che sta alla base di una strategia deve essere forte, fresca, nuova. Puntare al target e al suo stile di vita. Suscitare una reazione emotiva.
È questo l’obiettivo più importante di quando pianifichiamo una campagna pubblicitaria: regalare un’emozione.
Noi siamo travolti ogni giorno da una valanga di messaggi pubblicitari, che quasi ormai ne siamo diventata immuni. “Quasi” ho detto…
La leva che più di tutti ci suscita una reazione a quello che vediamo o leggiamo è sicuramente quella emotiva, ma prima di arrivare al cuore del pubblico dobbiamo capire come canalizzare il nostro flusso creativo.
Destreggiarsi nell’affascinante ma complesso mondo della pubblicità non è semplice. Trovare la rotta giusta tra proposte, mezzi e strategie tanto diversificate non è cosa facile, soprattutto per soggetti che sono entrati da poco a far parte del mercato.
Ma dietro una giusta pianificazione di campagna pubblicitaria c’è la gestione ottimale delle nostre risorse.
Qual è la risorsa più importante, quasi vitale per ogni imprenditore?
Ricordo quando avevo avviato il mio primo Business: eravamo io e il mio amico Gio (Giovanni) e lavoravamo praticamente dove capitava. Avevamo una lista di contatti e la gestivamo in ogni luogo possibile immaginabile.
Io e Gio portammo avanti il nostro business per circa un anno. Poi, avevamo capito una cosa: quel business non eravamo in grado di gestirlo e non ci stava portando i frutti sperati. Primo fallimento.
Devo essere sincero però, mi sono divertito da matti con Gio e ho imparato tantissimo da quell’esperienza. Ho imparato che quando sei amico di una persona e ci lavori insieme, scopri lati del suo carattere che mai avresti immaginato, sia in positivo che in negativo. Sono cresciuto come persona ed ho imparato a relazionarmi con i clienti. Ma ho anche scoperto il segreto di ogni business, il Santo Graal delle aziende: il tempo.
Già, il tempo è la risorsa essenziale che deve essere gestita con cura e parsimonia, ottimizzandolo più possibile.
Io e Gio non avevamo ancora capito quanto fosse indispensabile la gestione strategica, pianificata e scrupolosa del tempo.
Se sai quando fare le cose e i tempi di produzione, hai un progress di lavoro perfetto che fa girare la tua macchina a meraviglia.
Adesso più che mai. Con l’automatizzazione dei processi produttivi è fondamentale per l’ottimizzazione del lavoro all’interno dell’azienda hai la possibilità di monitorare il tuo tempo, in tempo reale (scusa il gioco di parole) e correggere tutto quello che ti fa perdere tempo.
D’altronde, parafrasando Seneca, gli uomini hanno tempo in abbondanza, ma lo usano male.
Per pianificare una campagna pubblicitaria di successo assicurati di avere tempo. Altrimenti, forse è meglio se non cominci affatto.
Nel corso degli anni, il modo di pensare una campagna pubblicitaria è cambiato radicalmente. Una sorta di capovolgimento avvenuto nel modus operandi dei creativi, dei professionisti nella realizzazione delle campagne.
La creatività ha i suoi tempi
Chiederesti ad un’artista di farti la più grande opera d’arte mai vista, in una settimana? Se la risposta è sì, non continuare a leggere. Torna nella pagina dei risultati di Google scegli tra i milioni di articoli che ti dicono “come creare la tua campagna pubblicitaria in 10 minuti” oppure clicca su “la guida per diventare digital mental marketers coach specialist in un giorno”.
Come saprai benissimo, per la qualità c’è bisogno di più tempo.
Il processo creativo per le campagne pubblicitarie era lo stesso dello scrittore, del pittore che si ritrovavano di fronte ad un foglio o ad una tela bianca. La grande creatività che orbitava nel mondo della pubblicità partiva sempre dal foglio bianco formato A4 che racchiudeva infinite possibilità.
Questo non significa però che dobbiamo aspettare sei mesi o un anno per realizzare una campagna pubblicitaria, ma avere successo significa che gran parte del tuo tempo lo hai dedicato all’analisi della realtà.
La parte più noiosa per gente creativa, sicuramente, ma la più fondamentale. L’analisi è l’unico strumento efficace per domare la nostra tempesta emotiva quando elaboriamo il nostro pensiero creativo.
Analizzare vuol dire riuscire a scoprire tutte quelle dinamiche che muovono il mercato, ma soprattutto togliere quel velo che nasconde i desideri latenti del nostro target di riferimento.
Ci sono moltissime ricette per pianificare una campagna pubblicitaria, ma sono tutte concordi nell’avere alla base un’analisi approfondita della realità, del pubblico e del
Definisci gli obiettivi
Per ogni campagna pubblicitaria deve essere ben chiaro l’obiettivo. Ci sono azioni diverse per ogni tipo di obiettivo che abbiamo intenzione di raggiungere. Possiamo dividere gli obiettivi di una campagna pubblicitaria in tre macroaree:
• Promuovere un prodotto: cosa fa il tuo prodotto o servizio? Che problema risolve? A chi è rivolto? Tutte queste domande devono avere una risposta e nella campagna verrà evidenziato il valore aggiunto del prodotto, ovvero la tua qualità unica, il tuo punto di differenziazione che ti rende diverso dagli altri.
• Campagna di Brand Awareness (letteralmente conoscenza, consapevolezza del marchio): una delle attività di campagna più importanti del mercato di oggi, che si pone l’obiettivo di cementificare, marchiare a fuoco il nostro brand nella mente dei nostri potenziali clienti, utilizzando leve emozionali. Questo tipo di campagna si basa quasi sempre su uno storytelling forte.
• Campagna di responsabilità sociale d’impresa (RSI): sono quelle campagne che vertono sull’etica dell’azienda, implicata in questioni di dubbia moralità e chiamata a prendere una posizione e a difendere la propria identità aziendale. Questo tipo di campagna è mirata soprattutto alla risoluzione di situazioni critiche, che possono minare la fiducia delle persone nell’azienda stessa.
Queste sono i tre argomenti principali di una campagna pubblicitaria, ma ce ne sono molti altri a seconda della tipologia del prodotto e dell’azienda promotrice.
Definizione del target
Target in inglese significa “bersaglio”, e quello che una campagna deve fare è colpirlo. L’analisi e la definizione del target sono fattori imprescindibili ai fini del successo della campagna pubblicitaria. Succede molto spesso che vengano realizzate campagne pubblicitarie senza le dovute ricerche sulla potenziale clientela, a volte risultano spuntate, sbilenche, e non portano risultati. Un’azione specifica, che colpisca direttamente il nostro bersaglio con il messaggio giusto, comporta conseguenze positive a seguito del successo della campagna. Per questo dobbiamo farci le domande giuste. “Chi ha bisogno del nostro prodotto?” “Che tipo di problema risolve il nostro prodotto o servizio?”
Il passo successivo al lancio della campgna è di nuovo un periodo di analisi, al fine di “aggiustare il tiro”, correggere gli errori, ridefinire il messaggio nella sua struttura con l’ausilio dei feedback del monitoraggio e cogliere le nuove opportunità che emergono dal mercato.
Una campagna pubblicitaria efficace incrementa il fatturato
Alla fine dei conti, la campagna pubblicitaria cosa deve portarci? Un aumento il fatturato.
Sì, siamo sempre lì. L’aumento del fatturato, dei guadagni è l’obiettivo principe del nostro lavoro e una campagna pubblicitaria efficace, calibrata e creativa.
Una campagna che non fa monetizzare, è una campagna inutile. Se non si trae alcun tipo di guadagno da una campagna pubblicitaria, allora probabilmente c’è qualcosa che non va!
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Nella nostra agenzia sappiamo bene quanto una campagna realizzata intelligentemente possa essere vantaggiosa per un’azienda. Nel corso della nostra esperienza lunga più di quindici anni abbiamo aiutato più di 400 aziende a raggiungere i loro obiettivi, grazie alla realizzazione di campagne pubblicitarie efficaci.
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