Le 3 epic fail che nessuno vorrebbe fare mai

Errori ed orrori sui social accadono tutti i giorni, ma mai come negli ultimi anni se ne sono visti così tanti in giro per il web! Fallimenti epici che sono caduti come boomerang sulle teste di molti CEO e marketing director che hanno dovuto fare i conti con le conseguenze a dir poco disastrose delle loro strategie di comunicazione.

Abbiamo deciso di parlarne non tanto per mettere, come si suol dire, il famoso “dito nella piaga”, ma per far un po’ di chiarezza su questo argomento così delicato e, se possibile, per imparare dagli errori degli altri a non fare gli stessi errori!

La prima recente epic fail è la tanto discussa campagna del Ministero del Turismo “Open to Meraviglia” con la famosa Venere del Botticelli trasformata in una delle tante influencer. Sicuramente te la ricorderai non tanto per l’opinabile stile della campagna, ma per l’enorme ondata di ironia e soprattutto di indignazione del pubblico contro gli innumerevoli errori e strafalcioni commessi durante il lancio e la promozione della campagna (come la non registrazione del dominio web, traduzioni letterali non professionali fatte dall’AI, errori di battitura nei testi…), tanto da essere stata ribattezzata in “Open to Sciatteria”.

Il secondo scivolone in grande stile, possiamo dirlo, è quello che ha commesso il brand Dolce&Gabbana che, si stava addirittura per trasformare in un serio “incidente diplomatico”. Nel 2021 la casa di moda decide infatti di realizzare uno spot intitolato “Dolce&Gabbana ama la Cina”, ma il risultato in termini di immagine è stato praticamente disastroso, in quanto il pubblico asiatico non ha affatto apprezzato l’ironia, la sfilata di stereotipi offensivi e la mancanza di un background culturale sulla propria tradizione. A peggiorare l’epic fail è stata la condivisione di conversazioni private di scherno sulla nazione, fatto gravissimo che ha fatto scatenare un vero putiferio mediatico, provocando alla maison enormi danni di immagine ed economici.

Ultimo tzunami è quello che ha travolto l’impero della popolare influencer italiana, Chiara Ferragni, che a seguito della sanzione dell’AGCM e le accuse di pubblicità ingannevole, ha subito un danno reputazionale così grave da costringerla a reagire personalmente. Ma nonostante le scuse pubbliche e l’incredibile donazione, la feroce ondata sul web non si è affatto placata, facendole perdere credibilità e oltre 10mila follower.

Scrivici
Chiamaci