L’efficacia del video marketing per il tuo business

Mancano ormai poche settimane alla fine nel 2016, e si può senza alcun dubbio dire che quello che si sta per concludere è stato per il video marketing l’anno della conferma sulla scia dei risultati positivi ottenuti nel 2015. Anche quest’anno infatti sono aumentati i siti che permettono di pubblicare i video, insieme a un parallelo aumento dei servizi che si occupano della pubblicazione degli stessi.

Allo stesso tempo insieme a questi due fattori c’è stato anche un forte rialzo del numero delle visualizzazioni dei video, degli sponsor che utilizzano questo nuovo canale pubblicitario e delle condivisioni che vengono effettuate dagli utenti. Giusto per fare un esempio, sul social network più famoso al mondo e cioè Facebook viene quotidianamente visualizzato un numero superiore agli otto miliardi di filmati, e pure sul quasi nuovo Snapchat questa cifra è già arrivata a 6 miliardi.

 

Previsioni

Ma se si dovesse dare una previsione riguardante il video marketing nei prossimi anni, quali potrebbero essere le ipotesi più accreditate? Scopriamolo e prepariamo a stupirci con alcune possibilità attualmente impensabili. Ma del resto anche solo 10 anni fa chi avrebbe mai pensato che la comunicazione e la pubblicità su Internet sarebbero già arrivate a questo livello?

– la pubblicità si sta già spostando adesso dai classici media ai nuovi mezzi. Una previsione accreditata dai maggiori istituti di ricerca e di sondaggi accredita la tesi secondo cui gli investimenti a favore del digitale cresceranno fino a 4 volte rispetto a quelli per la televisione, in un arco di tempo che andrà dal 2014 fino al 2019;

– i due terzi delle scuole superiori applicano al loro interno un insegnamento tramite video, effettuato a distanza.
Questo è un ottimo esempio, futuribile e avveniristico, che testimonia il fatto che i video su Internet non riguardano solamente l’intrattenimento ma anche i campi relativi alla cultura e all’istruzione, dove infatti in questi ultimi anni è stata registrata una crescita di visualizzazioni video esponenzialmente maggiore rispetto ad altre categorie.
Internet in questo caso consente alle persone che hanno problemi nel frequentare costantemente l’attività di apprendimento o nello spostarsi a poter istruirsi anche a distanza, grazie anche ai video messi a disposizione dagli istituti comprensivi;

– ogni 20 aziende B2B, ben 19 utilizzano per il marketing su Internet la tecnologia video.
Da questa rilevazione si può davvero notare come l’utilizzo dei video da parte delle aziende sia oramai quasi totale. Questo non preclude il fatto che anche in un settore come quello del.video marketing delle imprese ci sia ancora molta strada da fare: infatti solamente il 13% di queste aziende dispone appositamente un budget maggiore ai cinquantamila dollari sul video marketing. La ragione più plausibile di questo dato è quella del difficile calcolo del ROI: 9 aziende su 20 hanno dichiarato che la maggiore sfida da affrontare è appunto il rilevamento del Roy relativo al video marketing.

– Internet sarà in formato video in una percentuale dell’80% entro il 2019, mentre solamente due anni fa era ancora al 64%. Se queste previsioni saranno poi pienamente attese dalla realtà dei fatti nei prossimi anni la quasi totalità del traffico del web sarà video. Sicuramente il dato tendenziale relativo all’anno corrente fa davvero pensare che queste previsioni saranno azzeccate.

 

L’importanza dei video ai giorni nostri

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha previsto che entro i prossimi cinque anni il suo social network sarà completamente fatto e composto da video. Questa opinione di colui che è il creatore della più grande piattaforma pubblicitaria su web esistente attualmente conferma che il formato video sì sta veramente diffondendo a macchia d’olio.

Non solo YouTube dunque, o perlomeno non più solo YouTube. Se infatti fino a qualche tempo fa YouTube era la piattaforma video più importante di Internet, se non l’unica, oggi non è più così. Per creare e poi pubblicare e condividere video oggi come oggi sono disponibili molte altre alternative.

 

Un settore in continua espansione

Del resto c’è davvero spazio per tutti: basti pensare al fatto che ogni giorno vengono visualizzate mediamente quasi 300 milioni di ore di filmati di qualsiasi tipo. Sono molti i fenomeni che sono diventati virali, creando delle vere e proprie categorie e dei tormentoni: si va dagli ormai celeberrimi gattini che sono adorati praticamente da tutti fino a persone che diventano star del web grazie a qualcosa di istruttivo, oppure addirittura di troppo stupido per essere vero. C’è addirittura chi ha fatto della propria passione una professione su youtube: sono molti infatti i comici, i giocatori di videogame e i cantanti in cerca di visibilità che hanno saputo sfruttare pienamente il video marketing sul web.

In un pianeta virtuale così ampio può tuttavia risultare davvero semplice disperdersi nelle possibilità, e visti comunque i dati positivi della crescita nell’utilizzo del video su internet e nel grande numero delle visualizzazioni la domanda che ci si potrebbe quasi paradossalmente fare è come poter sfruttare tutto questo nel migliore dei modi, ossia il più proficuo. La risposta è tanto semplice quanto vecchia come il mondo: grazie alla classica ma allo stesso tempo nuova pubblicità. Questo perché gli sponsor sono davvero disposti a pagare anche bene per potere effettuare delle vere e proprie campagne nei Social Network principali come Twitter, Google Plus e Facebook. Per esempio grazie alle modifiche che sono state apportate al suo interno Facebook infatti ormai è diventato il maggior concorrente per una strategia vincente di video marketing. Le novità che hanno riguardato la presenza dei video all’interno del Social Network di Zuckerberg è il cambiamento che è stato effettuato nella pubblicazione, condivisione e promozione dei video.

Anche su YouTube prima di aprire il video desiderato, un utente vede infatti spesso o quasi sempre ormai, apparire davanti a sé un video annuncio che dura come minimo un minuto. Sono i cosiddetti 60 secondi che devono catturare e mantenere l’interesse di chi sta osservando le immagini. Una nuova distinzione che viene inoltre effettuata all’interno della visualizzazione dei video su Facebook è quella relativa alla modalità audio attiva e non attiva. I video che assecondano la prima ipotesi, è quasi inutile dirlo, sono in un numero molto inferiore rispetto a quello dei video legati alla seconda ipotesi.

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