Fatti creativi – Newsletter Settembre 2018

La febbre sui social sta letteralmente impazzando ovunque. C’è chi l’ha definita una vera epidemia, chi una pericolosa dipendenza. Ma noi vogliamo tranquillizzare tutti i catastrofisti e ipocondriaci del web che sono pronti a prendere d’assalto gli scaffali dei classici del marketing per trovare qualche antidoto miracoloso “anti-flu”. L’influenza social, sebbene contagiosa, non è affatto pericolosa: anzi, dicono gli esperti, che quanto più è alta, tanto maggiore e sorprendente è il suo effetto sulla reputation del Brand e sul placement di prodotto!

Quindi, toglietevi quelle orribili e fastidiose mascherine bianche dalla bocca, fate un bel respiro e concentratevi sull’argomento di questo mese: l’influencer marketing.

Un fenomeno globale che non può essere ignorato, visto l’enorme business che gli ruota attorno. Secondo una recente ricerca condotta nel 2017 da eMarketer, infatti, il settore dell’influencer marketing ha movimentato ben 570 milioni di dollari solo su Instagram. Numeri da far venire i brividi, anche in assenza di febbre! E la cosa più stupefacente è che il 40% degli utenti intervistati abbia dichiarato di aver acquistato un particolare prodotto o servizio dopo averlo visto usare da un “certo influencer”.

Sono davvero tante le attività di influencer marketing: dalle più classiche di PR a quelle di comunicazione, fino al lancio e alla vendita di un prodotto. Secondo i dati raccolti, i lanci di prodotto sono il principale motivo che spinge le aziende a collaborare con gli influencer.

Ma qual è la strategia più efficace di influencer marketing? A dire il vero non ne esiste solo una, infatti la scelta del canale di comunicazione da utilizzare e del tipo di influencer possono fare la differenza nel decretare il successo di una campagna. Il resto dipende dall’agenzia che scegli: ecco perché è meglio che ti affidi a VPGD!


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