A certe brutte “sorprese” nell’uovo siamo abituati sin da quando eravamo bambini. Ecco perché quest’anno abbiamo deciso di deliziarti con un argomento completamente diverso che siamo certi gradirai molto di più di qualsiasi orribile portachiavi di plastica, finto bijoux o mostruoso pupazzetto che non regaleresti nemmeno al figlio del tuo peggior nemico.
Stiamo parlando del #marketing4.0 e della sua sorprendente capacità di dare una marcia in più al business soprattutto in questa era di grandi trasformazioni in atto.
Tale concetto è stato introdotto e teorizzato dal grande guru del marketing moderno, Philip Kotler, per descrivere l’avvento della quarta rivoluzione industriale e il conseguente passaggio dalle strategie di business tradizionali a quelle digitali.
Oggi questa rivoluzione è sotto gli occhi di tutti, ma ancora molte realtà imprenditoriali faticano ad essere al passo con i velocissimi cambiamenti che non riguardano solo il mercato e la tecnologia, ma anche i comportamenti e i nuovi stili di vita degli stessi consumatori.
Connettere la tradizione al digitale rappresenta la più grande sfida per chi vuole rimanere competitivo, far crescere la propria impresa e valorizzare la relazione con i propri clienti.
Dimentica parole come “persuasione”, perché nel marketing 4.0 è molto più importante il coinvolgimento delle persone, così come la trasmissione dei valori di brand e la condivisione di interessi comuni.
Questo nuovo modo di relazionarsi, definito “human to human”, è diventato fondamentale non solo per i Brand, ma anche per tutte le aziende che desiderano costruire un dialogo più autentico e forte con il proprio target.
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