Siamo ormai da tempo abituati a considerare Facebook non solo come un social network, ma come un vero e proprio mercato. Non a caso, molte aziende sfruttano le potenzialità proposte dai Facebook Ads per promuovere i propri beni o servizi, inserendo il noto social network ideato da Mark Zuckerberg in un piano di Social Media Marketing. Non solo, ma oggi la promozione avviene anche attraverso foto e video, che accompagnano il classico banner pubblicitario.
Ciò naturalmente influisce in maniera sensibile sull’esperienza dell’utente finale: la persona che si connette su un social network come Facebook ha, infatti, l’esclusiva intenzione di entrare in contatto con i propri amici per passare dei momenti leggeri, ma si ritrova necessariamente costretta a interagire con contenuti promozionali, mentre svolge le sue normali attività.
A questo punto, la domanda da porsi è: c’è un limite che i contenuti multimediali non devono superare per non diventare invadenti agli occhi degli utenti? La risposta è sì, e sembra che questo limite sia stato ampiamente oltrepassato. Non sono poche le proteste nate da utenti annoiati dalla massiva pubblicità presente su Facebook nelle forme più disparate, e sembra che il CEO di Facebook le abbia ascoltate tutte.
Mark Zuckerberg fa dunque dietrofront, e dichiara pubblicamente che i contenuti promozionali che compaiono nella sezione News degli utenti saranno notevolmente ridotti fino a 5 volte rispetto alla situazione attuale. Questo nuovo approccio nasce dall’esigenza di conservare lo scopo iniziale di Facebook: permettere alle persone di entrare in contatto tra loro, e non con le aziende. Dal punto di vista di Zuckerberg, ciò è correlato anche a uno status di benessere mentale: secondo alcune ricerche, quando infatti interagiamo con altre persone sui social network ci sentiamo meno soli. Leggere passivamente articoli o guardare video potrebbe non essere altrettanto positivo.
Il CEO e co-fondatore di Facebook è anche consapevole del fatto che questo potrebbe spingere le persone a utilizzare meno il suo social network, ma la cosa non lo spaventa: lui punta alla qualità del tempo speso sulla sua piattaforma, non alla qualità.
Naturalmente, per motivi puramente economici non sarà possibile eliminare del tutto gli ads e i media pubblicitari dal social network (a patto di non voler pagare per accedere a Facebook), ma verrà presto attivato un nuovo algoritmo. Lo scopo di questo sistema di calcolo sarà quello di promuovere sulla homepage degli utenti contenuti pubblicitari che non solo rispecchiano i gusti del soggetto in questione, ma anche quelli dei suoi amici. In questo modo, secondo Zuckerberg si ottengono due obiettivi: non solo la pubblicità diventa notevolmente più efficace, ma si favorisce anche l’interazione tra gli utenti (i quali potrebbero commentare insieme quel particolare post pubblicitario, ad esempio).
I contenuti promozionali che meglio rispecchiano i gusti di due o più utenti verranno mostrati più in alto nelle pagine di ognuno di loro.
Inoltre, per aumentare ancor di più il potenziale dei contenuti pubblicitari, saranno messi in evidenza contenuti che provocano più interazioni, ad esempio preferendo le dirette ai video tradizionali.
In base a quanto affermato da Zuckerberg in un post sulla sua piattaforma, questo cambiamento è già stato avviato l’anno scorso, ma saranno necessari alcuni mesi prima che sia completo e operativo.