Bufale dal web: il meglio del 2015


Nel 2015, come in tanti altri anni, sono state molte le bufale circolate in rete, canale che ha senza dubbio favorito il rapido diffondersi di notizie false e infondate alla velocità strabilante delle condivisioni da social network. Così diverse foto taroccate, così come tante notizie inventate hanno fatto in pochissimo tempo il giro del pianeta favorite dalla capacità di comunicare delle immagini stesse e dalle pronte traduzioni che queste notizie ricevono per potersi trasferire anche da nazione a nazione. Alcune catene di informazioni rivelatesi chiaramente false sono state aiutate anche dall’uso dei messaggi istantanei che attraverso gli smartphone rimbalzano di gruppo in gruppo, e di persona in persona diffondendosi in poche decine di minuti. In alcuni casi si tratta unicamente di falsi che non generano alcuna conseguenza se non lo stupore iniziale di chi legge, in altri invece le bufale sono state fonte di allarmismo e panico o motivo per alimentare fenomeni come il razzismo.

1. La foto delle strade vuote e silenziose di Parigi

A niente valgono gli episodi tragici e le notizie vere di grave entità come quella dell’attentato di Parigi, infatti una delle bufale più condivise è stata senza dubbio quella del presunto scenario parigino nel post attentato. Una foto che in realtà proviene da un progetto che ritrae città importanti sotto la chiave della solitudine (si chiama non a caso Silent World) è stata spacciata per una scena post apocalittica e facilitata nella diffusione dal senso comune che immaginava una città come Parigi a lutto e sconvolta dalla paura dopo i fatti del Bataclan.

2. I fratellini del Nepal

Altro falso è stata la foto di due bambini molto piccoli, un maschietto più grande e una femminuccia più piccola, che si stringevano l’un l’altro in un abbraccio davvero commuovente dove uno sembrava proteggere l’altro pur nella sua stessa difficoltà. La foto è circolata nei giorni del terremoto del Nepal e ha fatto il giro del mondo, probabilmente convincendo molti a donare per la ricostruzione del paese distrutto dall’evento sismico, ma in realtà si tratterebbe di una foto scattata in Vietnam in circostanze del tutto diverse.

3. Il regalo del patron di Facebook

Mark Zuckemberg avrebbe dovuto donare a 1000 fortunati utenti del suo social network il 10% delle sue azioni. Un post che ha invitato alla massima condivisione e a taggare amici e parenti sempre attraverso il famoso social network poichè attraverso queste condivisioni il buon Mark avrebbe scelto i fortunati vincitori. Il presunto gesto magnanimo è stato motivato da una tendenza filantropica che avrebbe colpito la coppia formata da Mark e Priscilla (la moglie) a donare il proprio capitale dopo la nascita della loro prima figlia. Chiaramente niente di tutto ciò è mai stato confermato dal numero uno di Facebook.

4. La spartizione dei beni in metà esatte

Diverse foto, condivise persino da testate giornalistiche nazionali, hanno fatto il giro del web a testimonianza di una presunta situazione abbastanza surreale. Un uomo tedesco cui la moglie ha chiesto il divorzio ha diviso a metà ogni loro bene e ha filmato tutti i momenti in cui sega a metà sedie, tavoli e persino l’automobile confezionando alla fine un video che ha denominato “Filmato per Laura”. La rabbia dell’uomo lo avrebbe portato a dare alla donna una punizione esemplare alla donna in vista della “divisione” dei beni che sarebbe spettata dopo il divorzio. Una provocazione del tutto inventata che non è stata mai confermata da alcuna persona sebbene non è detto che adesso non abbia dato idee e spunti per la realtà.

5. Il rifugiato dell’Isis

Una foto di un ragazzo rifugiato che l’anno precedente posava per l’Isis ha viaggiato per diversi giorni. Una notizia che ha alimentato paura e razzismo generando panico per tutti quei rifugiati creduti infiltrati in Europa per volontà del terrorismo arabo. Il protagonista di questa amara vicenda si è scusato per la foto che voleva essere scherzosa ma che girando sul web è risultata ingannevole. La foto che lo ritrarrebbe arruolato nell’Isis per altro è una foto vera, e non un fotomontaggio, che in realtà testimonia il suo ruolo di comandante dell’Esercito libero siriano, un gruppo di ribelli che si oppone ad Assad.

6. Donald Trump e i repubblicani stupidi

Che Donald Trump non manchi di fare gaffe è un conto ma che in un’intervista risalente al 1998 per la nota rivista People avrebbe detto che i repubblicani sono gli elettori più stupidi è un altro discorso, per altro infondato. Non ha mai detto nulla del genere in quell’intervista, nè appellando i repubblicani con altre parole nè volendolo fare intuire questo suo presunto pensiero con altri termini.

7. Le arance all’Hiv

Un altro messaggio piuttosto inquietante circolato nel 2015 è stato quello delle arance provenienti dalla Libia e contaminate dal virus dell’Hiv. Davvero di dubbio gusto il messaggio messo in giro con la scusa di salvare quante più vite possibili da questo fantomatico contagio che sarebbe potuto avvenire mangiando semplici arance. La notizia per essere resa più credibile era corredata di foto di arance sanguinelle dal caratteristico colore rosso.

8. Una balena tra i canali di Venezia

I fotomontaggi sono tra le bufale più diffuse in quanto rendono più credibile un testo supportato da immagini ben fatte da persone esperte con i programmi di fotoritocco. Proprio questo è avvenuto, infatti, con l’altra popolarissima bufala della balena fotografata tra i canali di Venezia che ha convinto molti a considerare vera la notizia. Si è trattato chiaramente di un falso inscenato dal fotografo esperto Robert Jahns che ha prodotto tale fotomontaggio a regola d’arte. 

9. Il finto viaggio di Abdou Diouf

Questa volta a supporto della bufala anche un profilo Instagram che racconta di un drammatico viaggio affrontato da un ragazzo del Senegal per arrivare in Europa. Scatti fatti di selfie e sorrisi ma anche di drammaticità ed emozioni per raccontare l’avventuroso viaggio verso il sogno di libertà rappresentato dal vecchio continente. Ad architettare il tutto in realtà è stato un cittadino spagnolo che ha voluto fare così una sua campagna di marketing. Si tratta di Hagi Toure che ha inventato Abdou Diouf, la cui storia effettivamente appariva fin troppo romanzata.

10. Undici gemelli per una donna indiana

Anche il caso della donna indiana che avrebbe partorito 11 gemelli è una bufala ben architettata sfruttando la foto di un ospedale indiano che in un solo giorno ha dato i natali a ben 11 bambine, di madri diverse però. Una foto che per altro risale al 2011.

11. Il finto skate dei Beatles

Sul gruppo dei Beatles non sono mai mancati miti e leggende che hanno contribuito a rendere ancora più grande la fame del quartetto di Liverpool. Una delle notizie diventate virali ha riguardato lo skate con cui John Lennon si sarebbe divertito ad andare in giro per le strade di Londra.
Anche in questo caso si tratta di una campagna di ben altro tipo che raccoglie fotomontaggi di varie celebrità su uno skate. Le immagini usate per John sono state tratte dal film girato dai Beatles.

12. Marte in avvicinamento

Secondo una notizia di carattere addirittura extra terreno lo scorso 27 agosto Marte si sarebbe avvicinato alla Terra in modo quantomeno anomalo.
Niente di straordinario in realtà, ogni 15 o 17 anni i due pianeti si “avvicinano”alla distanza di 56 milioni di chilometri. L’ultima volta però è accaduto nel 2003.

13. Michael Kors il razzista

Un sito satirico, NahaDaily, ha diffuso una presunta dichiarazione dello stilista Micheal Kors che avrebbe riferito di essersi stancato di far finta che gli piacciano le persone di colore. In breve tempo la notizia ha fatto il giro del web e non sono mancate le accuse e le critiche verso lo stilista che in realtà era ignaro di quanto questo sito satirico avesse spacciato per sua dichiarazione.

14. Ronald Reagan e il giovanissimo Putin

Un giovanissimo Putin avrebbe stretto la mano all’allora presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan durante una visita ufficiale in Russia. Il ragazzino della foto non è Putin e a ben guardare non gode nemmeno di molta somiglianza ma evidentemente è bastata la suggestione creata dalla notizia a far credere che nella foto fosse ritratto il vero Putin da giovane.

15. Starbucks odia Gesù.

Anche questa volta il protagonista è Donal Trump ma questa volta è l’autore della bufala che ha fatto il giro dei giornali. che hanno addirittura dato un nome a tale notizia. Secondo il candidato repubblicano la catena dei caffè diffusa in tutto il mondo odierebbe Gesù e pertanto avrebbe deciso di stampare le tazze in carta rossa per il Natale 2015. I giornali l’hanno battezzata “la guerra delle tazze natalizie”. Si è trattato solo ed esclusivamente di una scelta di marketing dell’azienda senza alcun significato recondito.

16. Il dito medio di Diana

La principessa Diana è un’icona che anche a distanza di quasi 19 anni dalla sua morte continua a suscitare ammirazione. Un’immagine circolata nel 2015 la vedeva mostrare il dito medio di fronte l’obiettivo di un fotografo. A ritoccare la foto, una delle più famose della principessa, è stata in realtà la fografa Alison Jackson. Lady D. non si è scomposta di fronte nessun obiettivo e non ha perso l’eleganza che la caratterizzava soprattutto nelle occasioni ufficiali.

17. Gli Eagles of Death Metal al Bataclan

Le notizie più importanti sono quelle che generano il maggior numero di falsi perchè risultano essere sicuramente tra le più condivise. L’attentato di Parigi oltre alle foto della desolazione ha prodotto il falso della foto concerto degli Eagles of Death Metal, la band che si stava esibendo al Bataclan durante i tragici momenti di delirio. La foto però non ritrae la band a Parigi e prima dell’attentato ma è uno scatto di un concerto che si è tenuto in realtà a Dublino.

18. Quindici giorni di buio a novembre.

Una notizia spacciata per una comunicazione data niente meno che dalla Nasa. La Terra sarebbe stata inghiottita nel 2015 e a novembre ci sarebbero stati 15 giorni di buio come conseguenza di tale situazione a dir poco apocalittica. Un fenomeno che addirittura, per dar credito alla notizia, non si verificava da un milione di anni secondo la bufala. Una notizia che, ovviamente, la Nasa non solo non ha mai dato ma neanche mai confermato come propria.

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