I nuovi ‘freschi’ siti di Amaro Lucano e de Il Sole 24 ore

Ci sono tanti modi di interpretare un restyling: c’è chi punta sulla creatività e chi sull’approfondimento. L’importante è seguire le tendenze senza perdere la strada della propria identità, rendendo protagonista il proprio brand.

Per Amaro Lucano, portare ‘freschezza’ alla comunicazione online ha significato investire sulla creatività, realizzando un sito che integra social, multimedia e fantasia e rispetta lo stile ironico del brand, a cominciare dal celebre payoff/claim ‘Cosa vuoi più dalla vita’.

Già dalla home, comincia il gioco del tempo tra il sito del 1894, l’anno di ‘invenzione’ dello storico amaro e il sito del 2016. Il primo racconta il mondo di Amaro Lucano in perfetto stile di fine Ottocento, impiegando font, grafica e soprattutto il linguaggio dell’epoca per parlare della storia e delle qualità del prodotto. Il secondo sito ci riporta al 2016 con un layout moderno e veloce, social oriented e ricco di contenuti multimediali, che stimola la curiosità del consumatore con nuovi modi di bere l’amaro oggi. Entrambi, mettono al centro il prodotto e il suo valore, riuscendo a infondere a quella che è un bevanda ‘storica’ per il mercato italiano quella freschezza di cui parlavamo nell’editoriale.

Un lavoro completamente diverso ma di eguale valore è stato il restyling del sito de Il Sole 24 ore, quotidiano nativo digitale in continuo aggiornamento che si presenta da poche settimane ai lettori con una veste grafica rinnovata e contenuti arricchiti di nuove sezioni e nuove notizie, con un occhio speciale agli aggiornamenti dall’Asia e dagli Stati Uniti. Arrivano le nuove sezioni Management, dedicata a manager, imprenditori e professionisti della gestione d’impresa e Lifestyle, dedicata agli approfondimenti sui piaceri della vita e gli interessi personali. Ovviamente il sito è perfettamente compatibile con tutti i dispositivi mobili per garantire la più ampia fruizione al suo pubblico.

Obiettivo del restyling è stato, secondo le parole del direttore Roberto Napoletano, «mantenere il massimo dell’identità e offrire il massimo dell’innovazione». Cosa aggiungere? Ci sembra il massimo che ci si possa augurare da un restyling.

Fonti: Google News, Pubblicità Italia.

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