Il bello delle vacanze natalizie è che prima o poi finiscono! Però, diciamoci la verità, starsene a casa qualche giorno e fare zapping sul divano non è per niente male, soprattutto quando la noia o “solfa mediatica” come preferiamo definirla noi, è interrotta da qualche spot interessante o divertente.
Così, dato che noi di VPGD non amiamo starcene mai con le mani in mano, nemmeno i giorni post sbornia di Capodanno, abbiamo deciso di stilare una piccola lista con due campagne che, siamo sicuri, che non ti faranno venire voglia di cambiare canale o di spegnere il televisore!
Il primo spot di cui vogliamo parlare è quello di Conto Arancio, on air proprio dall’8 gennaio. Una campagna irriverente e fuori dalle righe con protagonisti Elio e le Storie Tese.
Una campagna che ci ha fatto ritornare il buonumore, nonostante il difficile periodo economico che stiamo tutti attraversando. L’abbiamo scelta proprio per questo, perché riesce a sdrammatizzare un momento molto complesso, portando quella leggerezza di cui tutti noi abbiamo bisogno. Il claim “Senza fare un tasso” ci piace, ci mette allegria e sì, ci fa iniziare il nuovo anno con un’espressione più spensierata!
La seconda campagna di comunicazione che ha colpito la nostra attenzione è stata quella di Vivin Tosse Complete 3 in 1. Uno spot semplice, ma al tempo stesso molto creativo per un prodotto farmaceutico da banco di uso comune. L’idea alla base dello spot è che “ognuno di noi ha un proprio modo di tossire, a seconda del tipo di tosse che ci ha colpito”.
Ad interpretare le diverse tipologie di tosse sono tre personaggi memorabili: una cantante lirica per la “tosse acuta”, un vecchietto per la cosiddetta “tosse da nonno” e una sofisticata signorina per la “tosse da lady”. Un concept pubblicitario di grande impatto, che tratta il problema in modo decisamente non scontato e nemmeno didascalico. A dimostrarlo sono i risultati della campagna on air dallo scorso 5 dicembre che in pochissimo tempo ha registrato +30% di volumi di sellout, come dichiara il comunicato di Menarini.
